the lost city of z RobQualche giorno fa Collider ha pubblicato una nuova interessante intervista a Robert Pattinson riguardo alla sua esperienza sul set di The Lost City of Z di James Gray e ai suoi progetti futuri.

Come saprà chi ha dato un’occhiata ai miei precedenti articoli, The Lost City of Z è basato sul best seller The Lost City of Z: A Tale of Deadly Obsession in the Amazon scritto da David Grann, che racconta l’incredibile storia vera dell’esploratore britannico Percival Fawcett (interpretato nel film da Charlie Hunnam).

Durante un viaggio in Amazzonia, quest’ultimo scoprì tracce di una popolazione civilizzata, che anni prima probabilmente risiedeva in quelle zone. Ridicolizzato dalla comunità scientifica che lo credeva pazzo, Fawcett tornò varie volte in quelle terre, fino a quando non scomparve insieme alla sua spedizione nel 1925.

Nella pellicola diretta da Gray, Robert Pattinson interpreta un amico e collega di Fawcett, Henry Costin.

Di seguito ciò che l’attore ha raccontato su quest’esperienza e su com’è stato coinvolto nel film.

“Ho incontrato James (Gray) un milione di volte nel corso degli anni. Era nelle mia lista dei cinque registi con cui avrei voluto lavorare. Ho amato We Own The Night, Two Lovers e ogni cosa abbia fatto, davvero. Anche quando ho iniziato a recitare era uno di quelli con cui sognavo di lavorare. Sono stato coinvolto in un mucchio di diversi progetti con lui. Riguardo a questo, mi ha dato il libro, che ho letto e ho pensato: “Il romanzo è veramente eccezionale. Ma… quale parte?” Perché normalmente la persona non lo menziona ed ero veramente molto giovane quando me l’ha proposto la prima volta, così mi chiedevo “Sì, è il…?” Credo che all’inizio pensasse a me per interpretare la parte del figlio (ruolo che è stato successivamente affidato a Tom Holland, ndr) e ci sono stati un po’ di sviluppi, ma non ha mai menzionato quale parte fosse. In ogni caso, volevo davvero lavorare con lui e con Darius Khondij (il direttore della fotografia, ndr)”.

Nel film l’attore sfoggia una folta barba, che contribuisce a renderlo abbastanza irriconoscibile a un primo sguardo, ma come qualcuno forse avrà notato era abbastanza impensabile che nell’epoca in cui si sono svolti i fatti un soldato potesse averla.

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Robert Pattinson e il regista James Gray sul set di “The Lost City of Z”

“Beh, la faccenda della barba è saltata fuori perché Costin aveva questi grandi baffi vittoriani, quindi in principio avevo intenzione di avere dei baffi. Ma il vero Costin era un uomo robusto, tarchiato, basso e avere dei folti baffi ha un effetto molto diverso su una persona con quella struttura fisica, mentre io sono alto e magro, per cui alla fine sembravo una specie di Noel Coward. Così ho pensato che i baffi non potessero funzionare. E poi abbiamo fatto i primi test di fronte alla telecamera, e stavo per radermi, e James (Gray) era tipo “No, no! Non farlo!”, il che è strano perché ho finito con l’essere l’unico soldato nella Prima Guerra Mondiale con la barba [Ride]. Non potevi averla”.

Nonostante abbia raggiunto il successo grazie al ruolo di Edward Cullen nella Saga di Twilight, Robert Pattinson ha cercato di sfruttare la sua fama per trovare ruoli sempre diversi, preferendo registi come David Cronenberg, David Michod e Anton Corbijn.

Il prossimo mese lo vedremo presentare al Festival di Cannes il suo nuovo film, Good Time, diretto da Ben e Josh Safdie (Heaven Knows What), in cui interpreta un rapinatore di banche. Nel cast oltre a lui e allo stesso Ben Safdie ci saranno anche Jennifer Jason Leigh e molti attori non professionisti.

Mentre la scorsa estate l’attore ha girato nello Utah il western Damsel di David Zellner (Kumiko, the Treasure Hunter) a fianco dell’attrice australiana Mia Wasikowska.

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Robert Pattinson sul set di “Damsel” di David Zellner lo scorso Agosto

Ad Agosto l’attore dovrebbe iniziare le riprese di High Life, il primo film in lingua inglese della cineasta Claire Denis (White Material), che dopo molti rinvii pare aver finalmente ricevuto dei finanziamenti certi.

La storia è ambientata molto lontano dalla Terra, al di fuori del sistema solare, in un futuro che sembra il presente. In questo contesto, un gruppo di criminali viene mandato nello spazio per prendere parte a un esperimento sulla riproduzione umana. Nella realizzazione del film è convinto anche l’artista Olafur Eliasson.

Ecco cosa ha detto Pattinson a riguardo:

“Se vedi il suo lavoro, la sua progettazione di base di una navicella spaziale, un buco nero e altre cose… Ho già visto alcuni test ed è incredibile. E lavorando con Claire (Denis), è così raro trovare un regista che non abbia mai fatto nessun brutto film, penso davvero questo di Claire e di ogni singola cosa che ha fatto. È affascinante (…)”.

Durante l’intervista l’attore ha dichiarato che potenzialmente sarebbe interessato anche a un film sui supereroi, a patto che sia molto strano e di aver amato in particolar modo I Guardiani della Galassia. Inoltre, ha in programma un film con il regista Antonio Campos (Simon Killer, Christine), ma per ora i dettagli di questo progetto rimangono sconosciuti.

Non ci resta che aspettare per saperne di più!

Fonte: Collider